Mulino Bianco

Guardate al minuto 7:40 : se succedesse oggi ad una bambina dopo 15 minuti la mamma chiamerebbe la polizia, la città verrebbe paralizzata dalle forze speciali, il sindaco arrestato , insultato su Facebook, poi puntata speciale di Chi l’ha visto, maratona del TG di Mentana e Bruno Vespa che intervista la mamma in diretta con il plastico del furgoncino giallo, I grillini direbbero che Renzi è un boia assassino dei bambini.

Coloranti ed olio di palma

Adesso va di Moda il “senza olio di Palma“.

La storia si ripete

Quarant’anni fa quando fu vietato il colorante E123 andava di moda il “senza coloranti” : per qualche mese tutte le bibite (tranne la coca cola) divennero trasparenti ,. comprese quelle alla menta e il bitter…. passata la moda tutto come prima… succederà lo stesso con l’olio di Palma….purtroppo

Con buona pace di quel radical-chic furbetto ed alla moda di Carlo Petrini

olio di palma

 

I nostri nonni e il fertility day

La seconda guerra mondiale lasciò agli italiani i danni di 1000 o forse piu’ terremoti.
Eppure i nostri nonni la ricostruirono.
Non avevano lo stato che ricostruiva le loro case (lo stato ricostruì con i soldi del piano Marshall strade , fabbriche e scuole ma non case private) .
Non avevano mutua, assistenza sanitaria, asili nido, ma facevano 3-4 figli medi a coppia.
Non aveano articolo 18, ma il lavoro se non c’era lavoro andavano in capo al mondo. Senza lamentarsi dello stato. Anzi di paese ne ricostruirono almeno 3 contando Belgio e Germania
Non aveano indennità di accompagnamento, ma accudivano i vecchi ammalati. Anzi avevano anche il tempo si aiutare i fratelli ed i vicini di casa
MA ERA GENTE CON i CONTROCOGLIONI… non dei debosciati come noi….

Live Aid 1985

Oggi rivedevo i video del “Live Aid” del 1985.. al di là dell’ingenuità alla base del seguito che ebbe, tre considerazioni: prima di tutto molti artisti per la maggiore allora in realtà erano dei veri cani e non li rimpiangiamo , da Adam Ant a Nick Kershaw… mentre altri dimostrarono in quel live al loro grandezza, da Sting a Phil Collins, perfino Brian Ferry…

Secondo i look, che oggi farebbero sorridere (ma le giacche con le spalline e le cravatte di pelle restano bellissime) …

infine mi chiedo se il regista fosse ricchione: due volte, Sade si gitò di spalle per ballare e invece di inquadrare il suo lato “b” inquadrò il sassofinista….

Ah Giulio ma che ci facevi veramente al Cairo ?

Da mesi è in atto la campagna “Verità per Giulio Regeni”, una doverosa battaglia anche per la famiglia, ma personalmente resto perplesso sin dall’inizio della vicenda e ancora di più dopo le notizie degli ultimi giorni.

Perché forse si dovrebbe parlare di “verità SU Giulio Regeni”: un cambio sostanziale di preposizione semplice.

Il conoscere chi ha ucciso il ricercatore italiano e sapere il perché, non può essere separato dalla conoscenza su che cosa lui facesse realmente in Egitto, sui veri motivi della sua permanenza. La favoletta della tesi di laurea convince sempre meno.

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CERVELLI IN FUGA DA CRISTOFORO COLOMBO A GIORGIO MORODER

CERVELLI IN FUGA DA CRISTOFORO COLOMBO A GIORGIO MORODER…
ricercatoriPassando casualmente con il telecomando su un dibattito televisivo “, ho focalizzato. ascoltando le banalità assortite di Alan Friedeman. che piu’ che per i “cervelli in fuga” dall’Italia, il vero problema è la qualità dei cervelli che importiamo… Da Friedman a Belen Rodriguez passando per Dejan Stankovic…

Secondo la volgata comune la colpa del Governo e dell’università italiana non sarebbe la frammentazione che ha fatto nascere università sotto ogni campanile da Zagarolo a Castelmontone di Sotto., ma  il fatto di non assorbire la marea di ricercatori e scienziati che genera.

In verità questa marea non è assorbita in primis dalle industrie private, che in Italia ormai da decenni non fanno ne ricerca, ne innovazione che della ricerca è l’applicazione. L’Italia ha vissuto solo nella vituperata prima repubblica (1948-1991) un periodo in cui le aziende italiane hanno fatto innovazione. Prima l’arretratezza culturale ed economica e dopo la furia distruttiva dei rampanti manager e finanzieri senza scrupoli, hanno distrutto il lavoro di decenni di illuminati progettisti ed imprenditori che invertirono nel periodo del boom economico una tendenza ultra millenaria. Tra questi il recentemente scomparso Alfonso Bialetti.

Si perché in verità di cervelli italiani in fuga è piena la storia della scienza e non solo mondiale.

Marconi trovò in Inghilterra l’interesse verso la sua invenzione prima ancora dei soldi per finanziarla.  Altrimenti la sua invenzione sarebbe stata “scippata” da qualcun altro.

La lista comprende inventori come Antonio Meucci, Giuseppe Lodovico Lagrangia, matematico e astronomo che emigrato a Parigi (è sepolto nel Pantheon… e francesizzò il cognome in Lagrange…a proposito perché a Torino non è stato adottato per la via  il nome vero ?)

Jorge e Francisco

Ieri un anziano signore residente “vicino” a Roma che si reca da  un ottico della capitale  per cambiare le lenti degli occhiali. Non ci sarebbe nulla di strano nel fatto: un anziano signore, entra in un negozio di ottica e chiede di cambiare le lenti degli occhiali, pagando e decidendo di non cambiare la montatura, perché non era il caso di spendere soldi inutilmente.

Tutto normale, ma il signore si chiama Jorge Bergoglio ed era vestito da lavoro, sul quale si fa chiamare “Francesco”.

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