Dal letame NON nascono i fiori

Per fortuna di chi come me è considearto un benpensante, la vita non è una canzonetta di de Andrè: non trovi pescatori a proteggerti e nasconderti, non trovi cantanti a raccontare romanticamente la tua vita e a giustificarti…. ed i poliziotti ti arrestano….

 

Solo una domanda: Salvini dove sei ? Stavolta sei andato a Bruxelles a guadagnarti i 18.000 euro al mese che ci costi ? Non hai nulla dire visto che l’assassino è un italiano ? (PS Dal letame non nascono i fiori, i fiori nascono dalla terra)

Cigarettes and Coffee

Se questa canzone l’avesse scritta una di quei cantautori tanto cari ai radical chic, sarebbe considerata un capolavoro….. Ma si sa devi godere buona stampa tra certi vecchi sessantottini e i loro figli raccomandati…

“Donatori” furbetti e rischio di populismo dannoso

Grandi polemiche ha susictato in questi giorni la questione dei vigili romani risultati assenteisti il 31 dicembre . La maggior parte dei quali per “malattia”, ed alcuni (pochi) per “donazione di sangue”. Subito si sono levate le lezioni di morale pure di un illustre costituzionalista su questi ultimi.

Se da un lato sono deprecabili i comportamenti “furbetti”, si deve bene inquadrare l’argomento nella situazione italiana ed europea.

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Quando c’era la Lira: non sembrava ma era una schifezza di mondo…

Quando c’era la lira negli anni ’80-90 , per recarti in Francia dovevi fare la carta di identità, dovevi procurarti la valuta, i “franchi”, prenotandoli in banca in quantità limitata all’equivalente di poche centinaia di euro, salvo motivare il motivo del viaggio e sempre pagando una pesante commissione alla banca.
Le lire all’estero non valevano nulla, altro che pagare con l’euro in un negozio in una zona tropicale al confine tra Argentina e Brasile, o in un bar dal tetto di frasche come successo a me sulla strada che dall’Argentina passi in Cile.
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Il volo di Volodja…

 A quindici dalla scomparsa di un grande sfortunato campione

Era una domenica di fine inverno-inizio primavera del 1978. Non ricordo se ero a casa per studiare o casualmente. Ricordo solo che rimasi tutto il pomeriggio a guardare la TV. C’erano gli europei di atletica al coperto, quando lo sport aveva per un tredicenne, l’aurea di qualcosa di attraente a prescindere. E quando l’atletica italiana aveva un mucchio di atleti di livello mondiale (Dorio, Simeoni, Mennea, Ortis…). Sono passati 36 anni, ma per la storia è passata un era geologica.
Questo libro di  Giuseppe Ottomano e Igor Timhoin (in realtà è un riassunto di un lungo romanzo del secondo) , narra la storia umana e sportiva dell’eroe di quella giornata. La storia di Vladimir Yashenko (come si scriveva all’epoca) (“Volodia”), prodotto e poi rifiuto di quel mondo orwelliano che era l’Unione Sovietica.

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India e Napoli : due pesi e due misure.. i figili so’ pezz ‘e core

Tra i grandi mali dell’Italia sono è il buonismo, il pretendere di voler sempre farla franca, quando si tratta dei propri comodi o dei propri figli.
Un confronto va fatto tra il caso dei “Marò” e il ragazzo in motorino ucciso a Napoli. In entrambi casi, dei militari hanno avuto il grilletto troppo facile. Eppure la reazione dell’opinione pubblica è diametralmente opposta ed incoerente.

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Rush: la versione di Niki


L’anno scorso nelle sale e stasera su “Sky”  è uscito un bellissimo film di Ron Howard , intitolato “Rush” e narrante la storia “vera” della rivalità tra Niki Lauda e James Hunt nel 1976. Un film molto ben realizzato, con prepatazione accurata, fedeli ricostruzioni delle vetture e dei circuiti.
E’ chiaro che le vicende narrate possano essere state un po’ “romanzate” (ma quella stagione 1976, fu veramente una stagione da romanzo, anche più del film), ma nel film si osserva una distorsione di alcune realtà. Distorsione della quale è certamente responsabile la collaborazione al film di uno dei protagonisti reali , Niki Lauda (Hunt è morto da oltre 20 anni). Insomma questo film è la “versione di niki”.
Vediamo di ricostruire le principali “correzzioni”

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Notte prima degli esami

Trent’anni fa in questi giorni, preparavo gli esami di maturità.

Era una calda estate e per questo motivo, ma anche pr favorire la concentrazione, studiavo di notte.

Non c’era internet, le TV non trasmettevano quasi mai di notte.

Con in sottofondo qualche stazione radio mi barcamenavo tra Manzoni e il circuito a transistor a collettore comune, tra una poesia del Carducci e un amplificatore operazionale.
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le iene negli stadi e quelle dei giornali ….

Non è necessario fare nomi, perché il discorso è più generale e non riguarda questa o quella tifoseria. Scene del genere potrebbero avvenire in qualunque città italiana grande o piccola, con due squadre rivali in Serie A o in serie inferiori. La maleducazione e il degrado morale di questo paese ormai ha raggiunto livelli insopportabili ed inimmaginabili 26 anni quando battiato scrisse la cazone da cui … Continua a leggere