Trent’anni fa in questi giorni, preparavo gli esami di maturità.
Era una calda estate e per questo motivo, ma anche pr favorire la concentrazione, studiavo di notte.
Non c’era internet, le TV non trasmettevano quasi mai di notte.
Con in sottofondo qualche stazione radio mi barcamenavo tra Manzoni e il circuito a transistor a collettore comune, tra una poesia del Carducci e un amplificatore operazionale.
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