Premio “stupidaggine del giorno” al “Minculpop” della Boldrini

Il premio “stupidaggine del giorno” di oggi va a Laura Boldrini.

La ricca radical-chic che siede sul più altro scranno della camera  e che non perde occassione per mancare al ruolo di super-partes, ossia di neutralità che il ruolo gli compete, se ne esce con una bellisssima frase degna del peggior femminismo di accatto.

La trovate nel video postato

Al solito do il mio commento (*) :

E’ evidente che siamo in una paese felice: prendersela perché una immagine di madre che serve a tavola, sia denigrante o stereotipato mi sembra RIDICOLO, con tutti i problemi che hanno le famiglie ad arrivare a fine mese, con il disastro delle famiglie spezzate da padri assenti e madri (inadeguate e viceversa),

La cosa che più mi infastidce però è che un politico ci debba dire come devono essere fatti degli spot per essere “politicamente corretti” .

Sembra di tornare ai tempi del fascismo, quando esisteva il “ministero della cultura popolare” (detto anche MINCULPOP) che giornalemente inviava ai giornali delle “veline” con gli ordini su come dovevano essere riportate le notizie, le fotogtrafie del duce da pubblicare sui giornali e i programmi radio, con ordini del tipo: “Non usare più la denominazione ‘Mezzogiorno’. Il Mezzogiorno nella nuova Italia può cominciare a sud della Sicilia.”  o ancora : “Non pubblicare articoli, poesie o titoli in dialetto.  Il regionalismo, e i dialetti che ne costituiscono la principale espressione, sono residui dei secoli di divisione e di servitù della vecchia Italia. “

 

(*) Note a margine

Avrei potuto anche chiedermi se non fossimo di fronte a quella sinistra “settantasettina” o “sessantottina” che discuteva per ore se Tex Willer fosse di destra o di sinistra, se il sesso orale fosse di destra, ma questo non c’entra nulla.

Potrei chiedermi, se il modello di famiglia moderno, sia quello delle mogli che sbattono i mariti fuori di casa, si fanno pagare gli alimenti , costringendo il marito a cercarsi una casa di affitto e condannandolo a pagare gli alimenti e quindi alla povertà, si tengano con la scusa dei figli, la casa (magari pagata con i sacrifici dei suoceri) per ospitare il nuovo “compagno”. Ma questo non c’entra nulla.

Neppure mi interessa discutere la carriera da predestinata della Boldrini, ben descritta in questo articolo:

Neppure volevo chiedermi se Laura Boldrini sia adatta a quel ruolo, se sia stato opportuno, porre a capo della Camera dei Deputati, una arrivata il giorno prima (è alla prima legislatura). E siccome non posso essere accusato di “grillismo” e siccome considero ancora oggi Nilde Jotti il più grande esempio di presidente di un ramo del parlamento, neppure di “maschilismo”, posso esprimere tranquillamente questa perplessità.

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