Tassa sui morti, vergogna nazionale

Sarà anche una tassa applicata in molti comuni, ma resta una
tassa orribile, indegna di un apese civile…


 
Che amministrazioni comunali più o meno spendaccione si avventino ad approfittare della presenza sul proprio territori di luoghi di sofferenza come ospedali , impianti crematori  ospizi,  tassando beceramente il dolore dei familiari, la morte di una persona trasformando il momento finale della vita , è qualcosa che anche se legale e diffuso è qualcosa di indegno di un paese civile e progredito.
 
Si arriva , nel far-west tributario ed amministrativo che ci ha lasciato vent’anni di pseudo federalismo , anche a cifre di oltre 100 euro a salma, con effetti anche comici, come nelle aree metropolitane, dove una salma può essere a volte tassata anche tre-quattro volte  per attraversare la strada , quando il morto ha la sventura per i parenti, di vivere in quei quartieri di confine tra un comune ed un altro di una metropoli,
 
Metropoli. ancora divise secondo demarcazioni anch’esse medioevali. E magari la salma deve solo attraversare la strada per essere portata nella chiesa più vicina.
 
Per non deprimermi  penso al gabelliere medioevale di quel film di Troisi e Begnini (“quanti siete ? dove andate ? un fiorino !”), che si intitolava “Non ci resta che piangere”. Beh mai titolo fu più adeguato.


————————————————————————————————————-

I commenti sono chiusi.