Cosche e sindaci

http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/451773/

Rimando  a questo articolo de “LA STAMPA” per spiegare alcuni meccanismi di spreco dei denari pubblici. 
 
E’ la storia degli sperperi in opere pubbliche magari tenute su con lo  sputo, “fiori all’occhiello” di molti sindaci spendaccioni , che si vantano pure di amicizie ed interessamenti di consiglieri regionali e provinciali.

 
Si ottengono tre cose : consenso elettorale da parte dei concittadini che vedono “ammodernare il paese”, che credono di avere a che fare con amministratori che “han fatto molte cose” e che ti vedono fare la soubrette alle inaugurazioni (ovviamente presenti i consiglieri provinciali suddetti) , quindi tangenti per i lavori, quando non subappalti veri e proprio a società di cui sono in realtà proprietari.
 
Un bel sistema che si usa tra alcuni sindaci ed assessori è lo scambio: “le mie aziende prendono gli appalti nel tuo comune  le tue prendono gli appalti nel mio”.
 
Altro che “nessuno degli uomini della mia lista ha degli interessi privati”
Tanto più che appalti anche di 100.000 euro possono essere assegnati dai comuni SENZA GARA d’appalto. E quindi senza particolari controlli, come spiega l’articolo… Se vuoi fare un opera da 200.000 euro per la quale serve una gara ufficiale, dividi l’opera in
due tranche da 100.000 e così l’assegni (quasi) a chi vuoi…
 
Vi è sono poi casi meno eclatanti di scambi: il sindaco di “A” che nella vita privata ha uno
studio di progettazione ottiene di fare gli studi e le pratiche (scuole, rotonde, aiuole)  nel comune “B”. Poi per sdebitarsi assume il figlio spiantato del sindaco “B” nel suo comune magari come operatore dei  servizi sociali.
 
Prima o poi vi racconterò come funzionano i concorsi nei piccoli e grandi omuni italiani.

Molto istruttivo e vi consiglio dunque la lettura.
 

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