Tassa rifiuti a Piscina … chi paga di più (molti) e chi paga di meno…un po di calcoli (CORRETTI)

(corretto le tabelle per un errore sulla quota allo stato che è stata abolita e che ho tolto sia dai calcoli dell’anno scorso che di quella di quest’anno , un po di sollievo per tutti , ma la sostanza non cambia. Ho lasciato dunque il confronto sulla sula quota pagata al comune, quindi a parità di nucleo famigliare e metri rimane lo stesso raffronto

Dopo che nel 2013, il comune di Piscina aveva deciso di mantenere il calcolo della tassa rifiuti secondo le regole della Tarsu, ossia considerando i metri quadri catastali e non la composizione del nucleo familiare, ed aggiungendo pure Garage e Cantine , quest’anno l’obbligo per i comuni è quello di determinare le tariffe secondo i criteri previsti per la TARES , o meglio, secondo la nuova dizione della TARI.
In sostanza , andando nello spirito della vecchia legge Ronchi del 2000, si cercherà di dare maggiore correlazione all’immondizia effettivamente prodotta con la tassa pagata, secondo il principio che chi più produce rifiuti, più paga.

Tra tutti i parametri usati, sino ad ora il solo calcolo sui metri quadri era il peggiore una vera cavolata. Infatti una famiglia di marito e moglio e avrebbe sempre pagato la stessa cifra, pur magari allargando la famiglia con uno o due figli, come una famiglia che perdesse uno o più mebri membro (i figli crescono e gli anziani ci lasciano).

Ad esempio una donna vedesse il figlio sposarsi o andare vivere per conto suo e perdesse il marito, avrebbe dovuto continuare a pagare (con solo un piccolo sconto del 20% che andava richiesto) pur avendo ridotto ad un terzo la famiglia, perso magari metà o due terzi del reddito famigliare.
C’era poi la stramba situazione in cui molti comuni chiedevano ai cittadini di “denunciare” le metrature di case, cantine e mansarde, con i furbi che continuavano a dichiarare meno…

Stravagante anche che il comune chiedesse dei dati che avrebbero dovuto essere in suo possesso: tanto che molti cittadini, tramite un geometra o addirittura gli uffici comunali hanno recuparato ed indicato le superfici registrate al catasto.

Ora questo non ci sarà più, o almeno sarà molto attenuato, perché la quota da pagare al comune al mq passera dai 2,1 euro al mq ad una cifra tra i 0,66 e 1,00 euro al metro + una quota fissa bastata sul nucleo famigliare.

Il risultato è che pagheranno di più:

1) chi per anni ha dichiarato metrature ridicole (e questo non è male) ,

2) le famiglie più numerose (ahimè)

pagherano di meno :

– La famiglia di due persone

– i monocomponti (che non solo i single come me, ma anche i già tartassati separati con alimenti da pagare ai figli) e le vedove

Ho provato a fare qualche calcolo sulla base delle tabelle apparse sulla delibera comunale ( quindi elaborato delle tabelle che mostrano anche come a il risparmio o il maggior costo siano dipendenti da quanto grande sia la casa.
Vediamo caso per caso:

FAMIGLIE MONO COMPONENTE: 0.67 €/MQ + 56.25 EURO FISSI
I “single” pagheranno sempre meno anche rispetto al 2013 quando (se usufruivano dello sconto del 20%) pagavano 1.68 euro al mq., con risparmi che salgono mano a mano che cresce la metratura della casa.

FAMIGLIE di due persone: 0.78 €/MQ + 131.25 EURO FISSI
Qui il risparmio o il maggior aggravio dipenderà molto dalla metratura della casa. Sopra gli 80 mq (più o meno un alloggio di 2 stanze con cantina e garage) si pagherà di meno, sotto di pagherà di più.

Famiglie di TRE persone: 0.86 €/MQ + 168.74 EURO FISSI
Per la famiglia media secondo i pubblicitari (Genitori e figlio unico) il risparmio dipenderà dalla metratura, ma ci sarà solo per case di dimensione consistente (oltre i 110mq), anzi le penalizzazioni crescono, salvo che per le case molto grandi o con più garage, tavernette o cantine.

Famiglie di QUATTRO persone: 0.92 €/MQ + 206,23 € FISSI