Difendere il territorio o il cadreghino ?

“Difendiamo il territorio” i sindaci scenderanno in piazza per difendere i municipi o meglio le loro amministrazioni. Liberissimi. Lo fecero anche quando si incatenarono per il patto di stabilità .

Leggendo “l’eco del chisone” della settimane scorse, mi sento assai più preoccupato per ben altri tagli che non della sparizione di un comune di 60 abitanti.

Parlo della chiusura del tribunale, di alcuni servizi dell’ASL (vedi i servizi sanitari e rinnovi patenti a Collegno), dell’ospedale e via dicendo. Magari mi sbaglio, ma per difendere queste servizi del territorio ai cittadini, i nostri sindaci non sono mai scesi a fare spettacolo in piazza con tutta questa grinta e solidarietà.

Si sono limitati limitati a mozioni, lettere e simili. Cosa sta loro più a cuore ? Il rapporto tra cittadini e amministrazioni ? Hanno a cuore il territorio ? O il cadreghino ?

(Ci sono anche persone serie tra i sindaci, che a differrenza delle “Benemerite soubrette in completo bianco” non saranno lì.)

Tra il 1870 e il 1934 furono più o meno d”Autorità abrogati solo in Piemonte alcune centinaia di comuni. E molti nel 1927-28 dal governo fascista.

La maggior parte di questi a ragion veduta, visto che non furono ricostituiti. E nessuno pensa alla ricostituzione. Nel pinerolese: Abbadia, Fenile, Champlas Du Col, Desertes, Mollieres, Solomiac, Thures, Bousson, Chiabrano, Faetto, Maniglia, San Martino, Traverse, Riclaretto, Inverso di Porte, San Giovanni Pellice, Mentoulles, Tavernette, Roccapiatta, Rodoretto, Rollieres ecc

Probabilmente qualche errore fu fatto nel sopprimerli o in altri casi nel ripristinarli nel dopoguerra, Ma per quelli soppressi nessuno oggi rivendica più nulla.

Esiste dunque la necessità di una semplificazione che peraltro questa legge affronta in modo sbagliato, generalizzando e non intervenendo su altre incongruenze.

Ad esempio trovo ridicoli certi comuni confinanti con più frazioni di altri comuni più popolose di essi. Spesso sono piccoli comuni che al momento di eleggere sindaci e consigli si vedono costretti a fare “campagna acquisti” di non residenti e villeggianti.

In Italia ci sono molti comuni (anche con più di 1000 abitanti) che ormai non hanno più distanza tra le case di uno e dell’altro (Frossasco e Cantalupa per esempio) . E non ce l’avevano forse neanche nel 1927-28, quando furono accorpati per poi essere ridivisi nel dopoguerra. Ed oggi, ad dimostrazione che forse l’idea non era sbagliata, condividono e non da poco tempo, quasi tutti i servizi pubblici: vigili, uffici, scuole medie, rifiuti, centro sportivo. Anche le libere associazioni di cittadini si stanno sempre più federando per sopravvivere. Non sarebbe il caso di ripensare di unire le forze ? Ha ancora senso avere 3 comuni , 3 sindaci e tre consigli quando ormai si fa tutto insieme e l’area urbana è la stessa?

Ma siccome non lo si fa spontaneamente, per populisimo e carrierismo arriva la legge che lo fa d’ufficio, sparando nel mucchio. Colpendo chi non deve e non colpendo chi dovrebbe

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