Riporto per come mi è stata raccontata (da persone serie) questa storia che parla di volontariato, di sacrificio e di arroganza…
Notte tra Sabato 18 Maggio e domenica 19. Piove a dirotto da ore.
Il prefetto di Torino ha dato lo stato di allerta per il rischio esondazioni di fiumi e torrenti.
Per chi come i Piscinesi ha la fortuna di non vivere vicino a fiumi o torrenti notoriamente pericolosi, la pioggia torrenziale è più una rottura di scatole che un vero pericolo. A None invece scatta l’emergenza. I volontari della protezione civile, (sottolineo volontari, ossia non pagati) e gli amministratori, sindaco in testa devono intervenire. Il rischio che si ripetono allagamenti è serio.
Molta prevenzione è stata fatta, le “bealere” ripulite e manutenute , con interventi del comune e dei proprietari dei fondi agricoli. Ma non potrebbe bastare.
Sotto una pioggia torrenziale, inzuppati sino alle ossa, i volontari, aprono e chiudono i canali di smaltimento, intervengo sulle saracinesche delle “bealere”, deviano l’acqua che si sta riversando verso il borgo San Lorenzo verso i campi.
Potrebbe però non bastare… l’acqua è tanta e non accenna a diminuire. I ricordi di drammatici avvenimenti di qualche anno fa affiorano sempre più. Verso le tre di mattina, quando la situazione sta degenerando e malgrado gli sforzi sembra che l’acqua possa averla vinta, la pioggia da monsone tropicale cala e poi cessa… Questi volontari e gli amministratori (uniti senza divisioni politiche) hanno vinto la loro battaglia.
Sono stremati e decidono di riscaldarsi ossa e cuore in un bar aperto, pagandosi di tasca proprio una brioche ed un cappuccino. Probabilmente delle loro gesta non se ne accorgerà nessuno degli abitanti addormentati.
Sono le quattro del mattino, quando arriva gruppetto di giovani, provenienti da una serata in discoteca, ed entrati nel bar non trovano di meglio che insultare i volontari accusandoli di stare seduti invece di fare il loro dovere.
Volano parole grosse: solo il buon senso dei volontari impedisce che la cosa degeneri. Questi “fighetti” bravissimi a divertirsi mentre altri gratuitamente metto a rischio la propria incolumità, non meritano particolari commenti. Li lascio ai miei venticinque lettori.
Io voglio guardare positivo e valorizzare chi ha vegliato sulla gente comune, ricordando che non serve ergersi a moralizzatori postando link su facebook contro la “casta” , magari anche partecipare a meet-up o cose del tenere un blog come questo. Non serve se poi non ti spendi veramente per la collettività.