Mi ha sempre colpito, tra le vicende della seconda Guerra mondiale, l’incredibile storia del secondo corpo polacco che combatte risalendo l’Italia tra il 44 e 45. Incredibile perché dietro c’è tutta la tragica storia della Polonia nella seconda Guerra mondiale. Erano circa 50.000 militari polacchi che al termine della spartizione della Polonia fatta tra Hitler e Stalin nel 1939, furono internati in Russia nei campi di concentramento. Solamente quando Hitler invase l’Unione Sovietica, questa , la Gran Bretagna gli Stati Uniti e diventarono alleati. Così nel 1942 gli inglese ottenero che questi militari polacchi venissero liberati dai russi e dopo un lungo viaggio attraverso l’iran e il Medio Oriente furono inquadrati nell’esercito alleato a partire dalla campagna d’Egitto e poi in Libia a Tobruk. Nel 1943 sbarcarono in Puglia e successivamente risalirono l’Italia con gli alleati l’Italia nella Guerra di liberazione e furono determinanti nella quarta battaglia di Montecassino e poi e furono i primi a entrare in Bologna liberata. Al termine della guerra però la maggior parte di questi non rientro’ in patria e quei pochi che lo fecero finirono deportati in Unione sovietica perché quasi tutti provenivano dalla parte orientale della Polonia quella che fu annessa all’Unione sovietica La maggior parte quindi scelse l’esilio emigrando in USA, Canada, Sudafrica, Australia e Gran Bretagna. Mi ha sempre colpito la storia di questa gente che ha combattuto per liberare una patri, la nostra, e poi alla fine si è ritrovato senza la propria. In patria erano considerati dei banditi e rimasero fedeli al governo polacco in esilio che non riconobbe mai il governo di Varsavia che era un fantoccio dell’Unione sovietica. Solo nel 1990 col ritorno della democrazia, pochi sopravvissuti ritorneranno in patria e il governo in esilio di Londra riconoscerà finalmente governo di Lech Walesa come legittimo .