A proposto di Riace

il dispositivo dell’imputazione disegna un personaggio molto simile a un mafioso…. Disegna un sistema come quello di Riace di governo del territorio, visto in amministrazione colluse con la mafia…. Parlando con gente della zona risulta che effettivamente esisteva un sistema di favori di silenzi di velate minacce di ritorsioni amministrative a chi si metteva di traverso…. Sistema che è crollato negli ultimi anni e non gli è rimasto altro che l’immagine buonista.!”
 
Ma almeno leggetevele le sentenze e i capi di imputazione, prima di gridare all’epurazione !
Giusto per fare chiarezza, il signor sindaco, era stato arrestato dalla Guardia di Finanza su disposizioni della magistratiura, per una inchiesta del 2017, quando non era ancora nemmeno insediato l’attuale Governo.

 

Le leggi che valevano allora sui capi di imputazione, restano tali perché ancora nessuno ci ha messo mano.
I capi di im putazione principali, passano dalla gestione “anomala”, per non dire “allegra”, dei fondi ricevuti per la gestione dei migranti e dell’assegnazione delle gare di appalto a ditte senza i requisiti di legge o, casualmente, vicine alla cerchia del sindaco…(attenzione…casualmente).
Ma visto che, per i konnunjak basta prestare assistenza per avere condonati tutti i reati che poco hanno a vedere con l’accoglienza, subito si urla all’epurazione politica.
Signori cari, il comune di Riace, ha ricevuto fondi a pioggia, tanti, in base a progetti destinati all’integrazione di sedicenti profughi. Questi soldi sono stati spesi spesso senza rendicontare in maniera adeguata. Gli si chiedeva in particolare, tornaconto sui progetti delle borse lavoro e di studio che questi fondi dovevano servire a coprire. Non ha mai risposto finchè non gli è arrivato il primo avviso di garanzia nel 2017…
Ma le anomalie passano attraverso l’assegnazione diretta (tra l’altro vietato dalla legge antimafia)dell’appalto del trasporto rifiuti assegnato a 2 cooperative prive di tutti i requisiti di legge per gestire appalti pubblici e, sempre casualmente, vicine alla famiglia Lucano.
E non dimentichiamoci il giro di “fatture false tramite le quali venivano attestati fraudolentemente costi gonfiati o fittizi; al prelevamento, dai conti accesi ed esclusivamente dedicati alla gestione dell’accoglienza dei migranti, di ingenti somme di denaro cui e’ stata impressa una difforme destinazione, atteso che di tali somme non vi è riscontro in termini di corrispondenti finalità”.
Aggiungiamo anche la creazione di un sistema economico parallelo, con moneta circolante creata apposta per coprire i ritardi dei rimborsi per i progetti Sprar ma che, nei fatti, è illegale. Così come sono illegali i matrimoni combinati, la registrazione di false generalità e identità vantaggio dei suoi ospiti.
Ciliegina sulla torta, il “modello Riace” che tanto piace alla sinistra, ha portato il comune ad aumentare in maniera esponenziale il suo “rosso” ossia l’indebitamento, che non viene nemmeno coperto per il 40% dai fondi per l’accoglienza. A dimostrazione che finchè pagano gli altri, i buonisti spendono e spandono, quando tocca a loro, piangono e accusano.
I 13 anni sono frutto di un cumulo di reati,non uno singolo.01

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